Una famiglia allargata di età nuragica

Trecce1 E’ fuori dall’ordinario la notizia che a Mont’e Prama le tombe nuragiche, singole sepolture, siano ormai oltre cento. Una realtà del genere merita riflessioni accurate, calme, con i tempi necessari alla valutazione di tutti i dati, all’approfondimento, alla riflessione che soprattutto chi conduce gli scavi e conosce bene il sito potrà sviluppare con pienezza di informazioni. Continua a leggere

Il magnifico Museo Archeologico Nazionale di Cagliari (che potrebbe essere migliore).

Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. La sala del 'tofet' (da http://www.archeocaor.beniculturali.it/getImage.php?id=485)

Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. La sala del ‘tofet’ (da http://www.archeocaor.beniculturali.it/getImage.php?id=485)

La polemica inserita dall’Espresso a proposito di alcuni musei nazionali e, fra questi, del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, è stata subito raccolta e ampliata, favorendo una discussione sull’importante museo ma nello stesso tempo distorcendola.
Credo che sia necessario stabilire innanzitutto il contesto nel quale si inserisce la notizia.    Continua a leggere

Voyager, o della nuova Italia

Fonni

Fonni

Più delle (in parte) prevedibili castronerie dette sulla Sardegna nella trasmissione Voyager di lunedì scorso e degli schieramenti opposti è interessante indagare sul senso di questa operazione, e anche sul meccanismo di sottovalutazione della stessa (“avete dato troppa importanza a quella trasmissione”). Mi ha colpito però non la sottovalutazione della trasmissione (più che legittima), ma Continua a leggere

Bronzetti a collezione *

Il traffico degli oggetti archeologici è da noi illegale, ed è un attentato alla natura pubblica degli stessi nel nostro sistema di pensiero. E’ importante porsi il problema dei beni culturali rubati alla Sardegna, per i quali vengono battute aste e prospettate vendite. Che si ragioni sul loro rientro, problema sul quale a febbraio ho discusso partendo dall’incredibile ‘Collezione Becchina’.

Il fenomeno sta all’interno di un processo più generale favorito da interessi forti, in grado di commissionare scavi clandestini in Sardegna, alla partecipazione dei quali la nostra isola, e alcuni sardi, ha dato e forse dà ancora il suo contributo (generalmente di manovalanza e intermediazione, però con qualche esempio di ‘rango’). Continua a leggere